Trovare punti in comune, che uniscono, che fanno sperare almeno che un colloquio sia possibile (il momento non è facile per la sinistra giuliese), è un fattore di grande rilevanza. Il punto è proprio questo: bisogna conquistare colloquio, esaltazione delle cose in comune, spirito collaborativo, rispetto reciproco, modestia e, soprattutto, stima reciproca. Devo evidenziare con grande soddisfazione che forse qualcosa si stia muovendo: a fronte della parcellizzazione di varie iniziative fra loro apparentemente scollegate che nel recentissimo passato hanno dato un’immagine non certo edificante per la necessaria unità, ora l’antifascismo si esalta, per fortuna, come elemento comune dello schieramento di sinistra. Questo, infatti, sottoscrive un documento comune per contestare all’Amministrazione comunale la concessione del patrocinio per la presentazione di un libro scritto da un incursore dei corpi speciali del IX reggimento d’assalto “Col Moschin”, distintosi per le sue prodezze di bombardiere nella ex Jugoslavia (Bosnia Erzegovina), in Somalia e in Iraq, poi ancora nell’operazione Join Guard del 1997, fianco a fianco con le truppe americane di invasione. Si tratta di un mercenario senza scrupoli al soldo del più forte. Sarà anche vero che costui abbia il diritto di presentare il suo libro, ma se le associazioni a cui si appoggia sono forze neofasciste come Nuove Sintesi a me pare che non vi sia alcun dubbio anche sull’orientamento dello stesso autore. Il fascismo non è un’ideologia o un insieme di idee con le quali è possibile confrontarsi democraticamente: è un reato! E la sua organizzazione originaria non può essere riformata neanche sotto mentite spoglie. Non solo il Comune doveva rifiutare il patrocinio, ma doveva anche negare la disponibilità della Sala Buozzi, in virtù, come giustamente detto nel documento unitario, della natura antifascista della Costituzione repubblicana. Le forze di sinistra e antifasciste giuliesi chiamano alla mobilitazione e alla vigilanza indicendo in 𝘂𝗻 𝘀𝗶𝘁-𝗶𝗻 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮, 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗕𝘂𝗼𝘇𝘇𝗶 𝗶𝗹 27 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 17.00. tutti dovremmo esserci democraticamente. Ritengo che questo sia un grande segnale di unità che dovrebbe essere seguito anche per altre tematiche ed altri problemi del territorio. Non giova alla sinistra giuliese che ognuno vada avanti pro domo sua, né che ognuno pensi al proprio “primato” sugli altri: affinché si torni nel cuore degli elettori giuliesi, soprattutto di quelli che non votano più (purtroppo la maggioranza), le forze della sinistra dovrebbero mettere in comune (come è stato fatto oggi), le proprie iniziative, i propri successi e le proprie sconfitte, le proprie ragioni e i propri errori, in una posizione di parità, di stima e di rispetto reciproci. In questo senso oggi è stato fatto un primo passo. Bravi!
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